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Dati da condividere

Un primo sguardo ai risultati del workhop organizzato alla European Cetacean Society

Uno dei punti di forza di Conceptu Maris è l’utilizzo dei traghetti commerciali come piattaforme di osservazione e laboratori di ricerca. Di questo tema e dei diversi progetti attivi nel Mediterraneo centrale e occidentale e nell’Atlantico nord orientale per lo studio dalle navi delle specie pelagiche, ovvero quelle che vivono nelle acque profonde, si è parlato durante la 35° edizione dell’European Cetacean Society. In particolare, il confronto si è svolto all’interno del workshop “Common Guidelines for Systematic Monitoring of Cetaceans Using Ferries/Cargos as Scientific Platforms“, organizzato nell’ambito del progetto IMPEL EU Marine Transborder Transects (a cura di Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e di LIFE Conceptu Maris (a cura di Triton Research).

Più in dettaglio, gli scienziati intervenuti si sono concentrati su protocolli e linee guida per il monitoraggio sistematico dei cetacei, utilizzando i traghetti. L’obiettivo principale era facilitare la condivisione di competenze e promuovere la collaborazione per stabilire un protocollo unificato per le indagini visive, la raccolta di dati e campioni, la formattazione dei database dove confluiscono le informazioni raccolte e la loro analisi, perché i risultati possano essere la base per lo sviluppo di un Decision Support System. Questo strumento informatizzato permetterà di identificare le priorità di conservazione per ogni specie e, di conseguenza, di supportare chi ha il compito di decidere come tutelare il patrimonio faunistico e ambientale. In questo modo l’intera mole di dati raccolta in diversi ambiti a partire dal 2022 potrà parlare un linguaggio comune.

Il workshop ha visto la partecipazione di una trentina di persone, provenienti da 23 enti di 10 Paesi. Dopo una prima sessione riservata alle presentazioni dei progetti, ne è seguita una interattiva in cui i partecipanti si sono divisi in gruppi per discutere le quattro fasi del lavoro di ricerca: come armonizzare metodologie e strumenti per la raccolta dati; come gestire i dati; come analizzarli; come tradurre le informazioni in misure politiche prioritarie ed elaborare un Decision Support System, soddisfando i requisiti legislativi europei.

Le osservazioni fatte confluiranno quindi in un documento comune, che promuoverà l’interoperabilità tra le varie banche dati in Europa.