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Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

Ruolo: beneficiario coordinatore
Attività: coordinamento e definizione protocolli e metodologie di analisi
Luogo: Roma, Italia

www.isprambiente.gov.it

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA, è un ente pubblico di ricerca istituito nel 2008 e sottoposto alla vigilanza del Ministro della Transizione Ecologica (Mite). Supporta le attività di regolamentazione a livello nazionale e internazionale e svolge funzioni tecnico-scientifiche in diversi campi della ricerca fondamentale e applicata, tramite attività di consulenza strategica, sperimentazione e controllo, informazione e formazione. Guida, inoltre, la rete del Sistema Nazionale italiano di Protezione e monitoraggio Ambientale – SNPA.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: comunicazione e networking
Luogo: Roma, Napoli, Palau – Italia

https://tritonresearch.it/

Triton Research sviluppa progetti europei per la conservazione del mare nei quali si occupa di comunicazione, divulgazione e coordinamento. È formata da un gruppo di esperti e comunicatori che lavorano nelle scienze marine e nel project management, con l’intento di attuare progetti concreti per migliorare lo stato di habitat e specie, aumentando la consapevolezza del ruolo chiave del mare nel funzionamento del Pianeta e nelle vite di ognuno.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: ricerca applicata e monitoraggio ambientale, supporto formativo
Luogo: Savona, Italia

www.cimafoundation.org

Fondazione CIMA, Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, è un ente di ricerca senza scopo di lucro impegnato a promuovere lo studio, la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico ai fini della tutela della protezione civile e della salvaguardia degli ecosistemi. È nata nel 2007 grazie agli organi fondatori, il Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Università degli Studi di Genova, la Regione Liguria e la Provincia di Savona. Parte della ricerca è dedicata agli ecosistemi marini, con un particolare focus sulla megafauna del Santuario Pelagos e le interazioni con le attività antropiche. I tecnici e i ricercatori di CIMA si occupano anche di sviluppo di metodologie di monitoraggio, coinvolgimento di stakeholders e alta formazione.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: monitoraggio ambientale, raccolta dati e analisi e-DNA
Luogo: Valencia, Spagna

www.uv.es

Fondato nel 1499, è uno degli atenei spagnoli più antichi e autorevoli. Nel progetto Life Conceptu Maris è coinvolto, in particolare, l’Istituto Cavanilles di Biodiversità e Biologia Evolutiva, con la sua Unità di Zoologia Marina che da oltre 25 anni studia il “corridoio di migrazione dei cetacei”, le acque comprese tra l’arcipelago delle Baleari e la terraferma spagnola. Il gruppo di ricerca si occupa di identificare e progettare aree di protezione per cetacei e tartarughe marine nel Mediterraneo spagnolo. Opera soprattutto in due filoni principali: biologia della conservazione dei mammiferi marini e delle tartarughe marine e parassitologia dei vertebrati marini. L’autorità scientifica dell’università, inoltre, controlla, sia dalla barca sia dagli aerei, gli spiaggiamenti e le catture accessorie di cetacei e tartarughe marine lungo la regione di Valencia.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: coinvolgimento degli stakeholder, sorveglianza a lungo termine, revisione delle strategie del piano d’azione
Luogo: Lecce, Italia

www.cmcc.it

Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici è stato istituito nel 2005 ed è diventato Fondazione nel 2015. Beneficia della vasta esperienza di ricerca applicata dei suoi membri e partner istituzionali (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Università degli Studi del Salento, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Sassari, Università della Tuscia, Politecnico di Milano, Risorse per il futuro, Università di Bologna) per indagare il nostro sistema climatico e le sue interazioni con la società. CMCC, che ha una rete di ricerca distribuita tra undici divisioni, sviluppa anche modelli e metodi di previsione marina e costiera e rappresenta l’interfaccia tra conoscenza scientifica e processo decisionale, con l’obiettivo di proteggere l’ambiente e sviluppare politiche di adattamento e mitigazione guidate dalla scienza in un clima che cambia.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: monitoraggio ambientale, raccolta dati e salvataggio animali feriti, sensibilizzazione
Luogo: Napoli, Italia

www.szn.it

Fondata nel 1872 dallo zoologo tedesco Anton Dohrn, è tra le istituzioni di ricerca più influenti nel campo della biologia marina e dell’ecologia. La SZN svolge attività di ricerca avanzata attraverso un approccio multidisciplinare che include la genetica, la biologia cellulare, l’ecologia, l’evoluzione degli organismi marini e l’oceanografia. Altra prerogativa della Stazione Zoologica è anche la capacità di sviluppare metodologie e protocolli sperimentali. Dal 1982 il Marine Turtle Research Group della SZN conduce programmi di conservazione basati su applicazioni pratiche (dalla raccolta dati al monitoraggio delle spiagge di nidificazione, dal salvataggio di animali feriti alla sensibilizzazione del pubblico) e ricerca scientifica, in particolare sul comportamento migratorio e in mare di Caretta caretta.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: progettazione sensori, raccolta dati, analisi isotopica, modellistica
Luogo: Palermo, Italia

www.unipa.it

Il team del Laboratorio di Ecologia del DiSTeM (Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare) che partecipa al progetto è coordinatore scientifico per la progettazione e l’utilizzo di sensori, da applicare alle chiglie dei traghetti, per raccogliere dati su temperatura dell’acqua, livelli di ossigeno, pH, salinità e posizione. Incrociando queste informazioni con quelle dei monitoraggi e delle analisi del DNA ambientale delle specie, i ricercatori creeranno poi dei modelli spaziali e temporali per capire come le variabili ambientali influenzano la distribuzione o la presenza di cetacei e tartarughe in qualunque punto del nostro mare. Con l’analisi degli isotopi di carbonio e azoto nei campioni di mare, inoltre, potranno chiarire la struttura della catena alimentare sott’acqua.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: monitoraggio su specie e marine litter, divulgazione
Luogo: Villasimius (CA), Italia

www.ampcapocarbonara.it

L’Area Marina Protetta Capo Carbonara, localizzata all’estremità sud orientale della Sardegna, è stata istituita nel 1998 ed è gestita dal Comune di Villasimius. Essa si occupa di protezione e conservazione della biodiversità e del patrimonio ambientale mediante la gestione delle attività svolte all’interno dei propri confini, favorendo la ricerca, promuovendo il turismo sostenibile, valorizzando i luoghi di interesse e occupandosi, inoltre, di educazione e sensibilizzazione ambientale. Da anni partecipa a progetti di cooperazione nazionale e internazionale tra cui il FLT Med Net: dal 2013 è, infatti, coinvolta nel monitoraggio di cetacei, macro e megafauna, traffico marittimo e FMML (floating marine macro-litter), utilizzando i traghetti di linea come piattaforma di osservazione, sulla rotta Cagliari-Palermo.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: raccolta e analisi eDNA marino
Luogo: Milano, Italia

www.unimib.it

Università molto attiva nell’ambito delle scienze naturali, biologiche e biotecnologiche. Presso Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT) sono interdisciplinari (si studiano atmosfera, idrosfera, litosfera, criosfera, biosfera negli ambienti terrestri e marini) e sinergicamente concentrati allo studio del cambiamento climatico, della vulnerabilità del sistema antropico e naturale e dei rischi collegati al suo sfruttamento incondizionato. Dal 2016 Unimib ospita il Master Internazionale in Scienze Marine e, dal 2017, è attivo il gruppo di ricerca sul DNA ambientale marino, coinvolto in progetti incentrati principalmente sui vertebrati marini. Nel 2018 è stata lanciata l’iniziativa MeD for Med e, nel 2020, il progetto Spot the Monk. Per Conceptu Maris, Unimib si occupa a 360 gradi dei campionamenti di eDNA, compresa la preparazione di un protocollo con le linee guida per la raccolta e la filtrazione dei campioni e di corsi di formazione per squadre di campionamento. Tra gli obiettivi, anche la creazione di una “banca” di campioni di eDNA marino.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: aspetti legislativi, monitoraggi ambientali, modellistica
Luogo: Torino, Italia

www.unito.it

L’Università degli Studi di Torino è una delle più prestigiose Università italiane, con oltre 600 anni di storia. Partecipa al progetto con il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi (Dbios), che svolge attività didattica e di ricerca in biologia e scienze ambientali con un focus particolare su aree quali la conservazione della biodiversità e la bioacustica. Il Dbios coordina il master in Biologia ambientale ed Evoluzione del comportamento animale e umano e il dottorato internazionale in Sviluppo sostenibile e cooperazione. Negli ultimi 30 anni sono stati condotti numerosi studi sulla distribuzione della megafauna marina, sull’ecologia, sul modello migratorio, sul comportamento, sulla comunicazione e sull’interazione con l’attività umana all’interno e al di fuori del Mar Mediterraneo.

Ruolo: beneficiario associato
Attività: raccolta e analisi dati su specie, marine litter e traffico marittimo, aspetti normativi, citizen science
Luogo: Montpellier, Francia

https://ecoocean-institut.org

EcoOcéan Institut è una ONG francese creata nel 2004 da un team di scienziati e insegnanti per la conservazione dei grandi vertebrati in mare. Le sue attività consistono in ricerca scientifica, expertise, capacity building ed educazione ambientale su cetacei, uccelli marini, tartarughe e attività umane che hanno un impatto su di essi (come il traffico marittimo e i rifiuti marini). EcoOcéan Institut è collegato al Ministero francese e ad ACCOBAMS, il trattato sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mar Mediterraneo e dell’area atlantica contigua.