Tursiope

Nome comune: Tursiope
Nome scientifico: Tursiops truncatus

Direttiva Habitat: Allegati II, IV. Stato di conservazione MED: Sconosciuto (Unknown)

Lista rossa IUCN: “Minor preoccupazione” (LC), con una popolazione mondiale di circa 750.000 individui, considerando comunque che non tutto l’areale è stato esaminato. In Mediterraneo è stata recentemente valutata come “Minor preoccupazione” (LC), con esclusione della sottopopolazione del Golfo di Ambracia in Grecia, considerata “In pericolo Critico” (CR). In acque italiane si contano circa 10.000 individui (Mar Ligure, circa 1.200 individui; Tirreno centrale, 1.200; Lampedusa, 176; Adriatico, circa 5.000).

Possibilità di avvistamento
Specie cosmopolita, è stabilmente presente in tutto il Mediterraneo, principalmente lungo le acque costiere. In Italia sono comuni gli avvistamenti, anche in zone molto antropizzate. In Adriatico il numero di individui ha subito un declino negli ultimi decenni. In Sicilia si può incontrare lungo tutta la costa. Numerosi avvistamenti sono stati registrati nelle aree più studiate di Lampedusa, Isole Eolie e Stretto di Messina. Oltre che lungo le coste, si intrattiene anche in isole ed arcipelaghi dove la piattaforma continentale è presente, e a volte si osserva anche in zone pelagiche di mare profondo. Studi recenti suggeriscono la presenza anche in Mediterraneo di due ecotipi: uno di distribuzione costiera, l’altro con habitat più offshore o pelagico.
Questi delfini possono essere molto attivi, in particolare quando si nutrono o socializzano. Il comportamento aereo può includere balzi, colpi di testa e di coda, lancio di alghe o prede in aria.

Come riconoscerlo in mare
Dimensioni: variabili a seconda dei mari, in Mediterraneo si aggira sui 2-3 metri e i 150-180 chilogrammi. Le femmine sono leggermente più piccole dei maschi.
È molto agile e veloce (raggiunge i 40 km orari), nonostante abbia una corporatura relativamente tozza. Spesso lo si vede saltare fuori dall’acqua per compiere evoluzioni acrobatiche. Ha una colorazione abbastanza omogenea: dorso grigio fumo, fianchi e ventre grigio chiaro. Dalla barca, a seconda delle condizioni di luce, le tonalità di grigio virano anche al marrone. La pinna dorsale è curva a forma di falce, sul capo il melone è pronunciato e il rostro abbastanza corto e tozzo.

Note biologiche
Cetaceo odontoceto, appartenente alla famiglia Delphinidae. Fortemente opportunista per il cibo, si nutre principalmente di pesci, cefalopodi e crostacei e sviluppa facilmente nuove strategie alimentari in funzione delle risorse disponibili. Ha così imparato a cacciare su reti a strascico, reti da posta e vicino gli impianti di itticoltura. Per questi comportamenti è inviso ai pescatori. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a 10 anni, i maschi a 13. Dopo l’accoppiamento e il periodo di gestazione di 12 mesi, viene alla luce un piccolo di circa 1 metro. La vita media è di circa 30 anni. I tursiopi sono animali sociali, che vivono in branchi che possono variare da 2 a 200 individui, ma più frequentemente tra 5 e 15. I branchi sono formati da femmine e piccoli, mentre i maschi si uniscono per breve tempo. Sono comuni anche “alleanze” di delfini subadulti (adolescenti) e i maschi adulti, spesso all’interno dello stesso gruppo natale. La struttura sociale, molto complessa, sembra seguire uno schema chiamato “fissione-fusione”, in cui le dimensioni e la composizione dei gruppi cambia in modo dinamico, e le femmine della comunità sono imparentate ma non necessariamente secondo una singola linea matriarcale.
Sono altamente vocali e producono tre categorie principali di suoni: fischi (whistles), click di ecolocalizzazione e suoni a impulsi.

Curiosità

  • Ogni individuo è caratterizzato dal suo “fischio firma” che si consolida entro il primo anno di vita: è un segnale distintivo utilizzato per il riconoscimento individuale nel rapporto madre-figlio, per coordinare il comportamento di allattamento, e in generale per comunicare con tutto il pod.
  • Attraverso la fotoidentificazione, i singoli delfini possono essere riconosciuti dai tagli e dalle cicatrici delle loro pinne dorsali. Alcuni delfini in popolazioni ben studiate sono stati avvistati nuovamente dopo decenni.
  • Sono stati osservati tursiopi adulti in interazioni aggressive con i piccoli. Alcuni ricercatori le hanno interpretate come un comportamento disciplinare, ma anche l’infanticidio in questa specie è ora ben documentato.
  • È una specie molto promiscua, che non si accoppia solo con fine riproduttivi ma anche per divertimento, o anche con atteggiamenti intimidatori e aggressivi.
  • Sono stati documentati diversi casi di cure epimeletiche (dettate dall’impulso a prendersi cura dei cuccioli) che riflettono il forte legame madre-piccolo. Questi includono casi di individui che, per prolungati periodi di tempo, assistono i piccoli deceduti.
  • I tursiopi sono stati utilizzati anche dai militari per svolgere compiti considerati troppo rischiosi per i subacquei umani. È la specie più spesso addestrata a realizzare spettacoli nei parchi marini di tutto il mondo.