Tartaruga liuto

Nome comune: Tartaruga liuto
Nome scientifico: Dermochelys coriacea

Direttiva Habitat: Allegato IV. Stato di conservazione MED: “Sconosciuto” (2013-2018).

Lista rossa IUCN: “Vulnerabile” (VU) a livello globale, con trend in diminuzione. La valutazione della specie in Mediterraneo è “Non Applicabile” (NA) perché la specie è occasionale e non vi si riproduce.

Possibilità di avvistamento
Da quando viene monitorata, sono state registrate complessivamente poche centinaia di avvistamenti in tutto il Mediterraneo. Si tratta di individui atlantici che, nel corso delle loro migrazioni trans-oceaniche, entrano nel Mediterraneo attraverso lo Stretto di Gibilterra e restano prevalentemente nella zona occidentale del bacino. È una tartaruga pelagica che predilige gli ambienti di mare aperto, avvicinandosi alla costa solo per la nidificazione o per ragioni alimentari. Non nidifica in Italia.

Come riconoscerla
Dimensioni: gli adulti possono superare 200 centimetri di lunghezza del carapace e 400 chili di peso.
È la più grande tartaruga esistente, l’unica priva di guscio corneo. Il carapace presenta 7 creste longitudinali ed è formato da piccole placche ossee disposte a mosaico, ricoperte da uno strato di pelle molto spessa di aspetto simile al cuoio. È di colore nero-bluastro con piccole macchie chiare. Il piastrone è solcato da 5 carenature. Anche il becco, essendo privo della spessa copertura cornea, è diverso rispetto a quello delle altre tartarughe marine ed è dotato di cuspidi, superiormente a forma di W, utili per alimentarsi di organismi gelatinosi.

Note biologiche
Si ciba principalmente di grandi meduse e, occasionalmente, di pesci, crostacei ed echinodermi. È un’incredibile nuotatrice capace di immergersi a oltre 1.200 metri di profondità, dove solo pochi altri animali marini polmonati come capodogli, elefanti marini e zifi riescono ad arrivare.

Curiosità

  • È la tartaruga più grande del mondo. L’esemplare più grande rinvenuto finora presentava una curva del carapace di 256,5 cm e pesava 916 kg.
  • È ghiotta di meduse, tanto da rendere tossica la sua carne.