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Al via il primo monitoraggio multidisciplinare di Conceptu Maris

Partirà questa settimana, martedì 4 ottobre 2022, il monitoraggio multidisciplinare, all’interno del progetto LIFE Conceptu maris, coordinato da ISPRA, che vede la presenza congiunta di enti quali la Stazione Zoologica Anton Dohrn, l’Università di Palermo e l’Università di Milano Biccoca.

Le attività in mare, che prevedono di coprire circa 2.000 miglia nautiche in 7 giorni, per monitorare cetacei e tartarughe marine lungo transetti fissi nel Tirreno meridionale e nei canali di Sardegna e Sicilia, viene realizzato direttamente da un traghetto passeggeri della compagna Grimaldi Lines, che partecipa al progetto, ed è stato attrezzato come laboratorio di ricerca. Oltre a raccogliere dati visivi su cetacei e tartarughe, specie protette a livello Europeo dalla Direttiva Habitat, e sulle loro principali minacce, quali le plastiche in mare, verranno congiuntamente raccolti dati tramite il DNA ambientale (e-Dna), gli isotopi ed i parametri fisici.

Il traghetto per l’occasione è stato infatti equipaggiato per poter raccogliere direttamente acqua dal mare e per ospitare macchinari di filtraggio e stoccaggio. La sala macchine sarà la base per la raccolta dei campioni di acqua marina, le cabine per filtraggio e stoccaggio e il ponte di comando per l’avvistamento degli animali e delle plastiche in mare.
Di giorno, il monitoraggio sinottico visivo e del e-Dna/isotopi permetterà di valutare la relazioni tra gli animali avvistati e le tracce rilevate in acqua. Di notte il monitoraggio sui campioni di acqua permetterà di avere dati continui lungo tutta la rotta.

L’area di studio è stata scelta per la scarsità di informazioni sulle specie investigate e per il numero dei diversi tipi habitat presenti; il protocollo di ricerca congiunto verrà poi trasferito e sperimentato anche in altre marine quali il santuario Pelagos, l’Arcipelago Toscano, la regione Adrion, il corridoio di migrazione cetacei in Spagna.

L’utilizzo dei traghetti di linea, infatti, permette di monitorare tutto l’anno aree solitamente non raggiungibili dalle normali imbarcazioni di ricerca. Il tutto su tratte già programmate, quindi senza aggiungere ulteriori emissioni o impatti legati ad un nuovo tragitto.

Sui social di progetto verranno inseriti frequenti aggiornamenti sulle attività in mare.

Il progetto LIFE, a cui partecipano anche le Università di Torino e di Valencia, la Fondazione CIMA, il CMCC, l’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, le associazioni Ecoocean e Triton e che vedono l’adesione delle compagnie di navigazione quali Grimaldi-Minoan, Corsica-Sardinia ferries, Tirrenia e Balearia verrà presentato al pubblico in un meeting il 13 e 14 ottobre a Roma.

Contenuto a cura di  ISPRA e Triton Research
Foto: Fondazione CIMA Research Foundation