In alto mare, un libro per LIFE Conceptu Maris
Elisabetta Mitrovic è un’illustratrice naturalistica specializzata in educazione ambientale e divulgazione scientifica. Per la casa editrice Topipittori ha realizzato, come autrice e illustratrice, In alto mare, un libro che racconta parte delle attività del progetto LIFE Conceptu Maris, trasformando dati scientifici, specie e storie del Mediterraneo in immagini chiare, suggestive e immediate. Il volume, costruito anche grazie alla consulenza di Antonella Arcangeli, responsabile scientifica di LIFE Conceptu Maris è pensato per un pubblico ampio e curioso: bambini e ragazzi, ma anche genitori, insegnanti e bibliotecari. Il volume non si limita a descrivere cetacei, tartarughe e uccelli marini, ma racconta anche come vengono studiati e restituisce la complessa ecologia del mare aperto.
Qual è la tua relazione con il mare?
<<Soffro il mal di mare da quando ero piccola, ma questa sensibilità non mi ha mai impedito di vivere il mare. Anzi, per gestirla ho imparato a navigare guardando l’orizzonte, restando fuori, in attesa che succedesse qualcosa.
Il mio sguardo è sempre stato attratto soprattutto dagli uccelli marini, una grande passione che mi ha portato a compiere molti viaggi verso le isole dove nidificano. L’incontro con il mondo dei cetacei è arrivato circa trent’anni fa, quando ho conosciuto Antonella Arcangeli, ora responsabile scientifica di LIFE Conceptu Maris. Eravamo giovani, piene di entusiasmo e desiderose non solo di conoscere, ma soprattutto di sensibilizzare adulti e bambini sui temi ambientali e della conservazione. Erano anni di grande fermento per il movimento ambientalista: nascevano nuove aree protette e prendeva forma il sistema INFEA, la rete nazionale per l’Informazione, la Formazione e l’Educazione Ambientale. Le mie prime conoscenze sui cetacei sono passate proprio attraverso lo sguardo di Antonella, che già durante l’università lavorava sullo studio dei tursiopi lungo le coste sarde.
Le nostre strade professionali si sono poi separate: io ho seguito il disegno e il lavoro educativo con i bambini, lei la ricerca scientifica. Ma i miei viaggi in mare sono sempre stati accompagnati dalla curiosità verso quella grande tavola blu, in attesa delle fugaci apparizioni di pinne e code di delfini, stenelle e capodogli — che per me sono rimasti, in qualche modo, “i cetacei di Antonella”.>>
Come è nato il libro?
<<Il libro nasce proprio dall’incontro delle nostre esperienze. Collaboro da alcuni anni con Topipittori, una casa editrice che considera il libro uno strumento di conoscenza, gioco ed educazione, con una grande attenzione alla qualità estetica, narrativa ed educativa.
In particolare, la collana PiNO – Piccoli Naturalisti Osservatori è pensata per bambini e ragazzi (indicativamente dagli 7 anni in su) e invita alla scoperta della natura attraverso l’osservazione. Il formato richiama il taccuino di campo e trasforma il libro in uno strumento attivo: non spiega soltanto, ma invita a guardare davvero, a rallentare, a entrare in relazione con ciò che ci circonda.
L’attività di LIFE Conceptu Maris, coordinata da Antonella Arcangeli, portata avanti da anni, ci è sembrata perfetta per diventare un nuovo PiNO. Ho iniziato così a seguire il lavoro dei ricercatori, a conoscere strumenti di bordo, dati raccolti e specie studiate. I miei libri non sono fatti solo di disegni e parole, ma anche di fotografie, realizzate durante le mie osservazioni in natura e pensate per costruire immagini stratificate, capaci di raccontare tempi lunghi: ciò che si osserva in due ore, in una giornata, in una stagione. Per questo libro ho voluto rappresentare gli animali così come appaiono in mare — spesso solo per frammenti — ma anche nella loro interezza, per avvicinare il lettore a ciò che potrebbe realmente avvistare da una barca, in mare aperto.>>
Come è cambiato l’approccio dei lettori in questi anni?
<<Interpretare un ambiente significa saper raccontare anche ciò che non si vede, ma che c’è — o c’è stato — e allo stesso tempo mettere in azione chi legge, invitandolo a fare esperienza diretta del luogo. Mi sono formata nel contesto delle ricerche educative del WWF Italia degli anni Novanta e dei primi Duemila, dove il metodo della Earth Education mirava a creare esperienze significative di connessione con il patrimonio naturale e culturale.
Oggi il distacco dalla natura non si è ridotto, anzi forse è aumentato. Molti sono attratti dagli ambienti naturali per il benessere che offrono, ma una vera cultura naturalistica in Italia è ancora in costruzione. L’uso delle fotografie mi permette di raccontare la natura come qualcosa di reale e riconoscibile, non immaginato. È come avere nello zaino un interprete che aiuta a capire dove guardare, come guardare, cosa osservare e anche come saper aspettare. In questo libro, chi legge ha accanto lo sguardo dei ricercatori che mi hanno raccontato le loro esperienze: perché in natura accadono moltissime cose, ma bisogna essere lì, nel momento giusto, con gli strumenti giusti.>>
Perché questa collana funziona così bene?
<<I libri PiNO parlano ai bambini — e agli adulti — come a veri esploratori, non come a semplici lettori. Non sono raccolte di nozioni, ma inviti all’osservazione, alla curiosità, al farsi domande. I ragazzi oggi hanno accesso a moltissime informazioni, ma il formato da taccuino, le illustrazioni accurate e il linguaggio chiaro, mai banalizzato, rendono questi libri strumenti da usare sul campo. Come se un naturalista fosse accanto a loro, per accompagnarli a guardare tutto nel suo modo, quello scientifico. PiNO propone un’esperienza lenta e concreta, in controtendenza rispetto alla velocità degli schermi, restituendo valore allo sguardo e all’esperienza diretta. Ogni pagina è una finestra sul mondo, aperta dallo sguardo di chi illustra e, in questo caso, anche di chi fa ricerca scientifica sui cetacei dei nostri mari.>>
Che vita avrà questo libro?
<<In Alto mare sarà distribuito nelle librerie a fine maggio 2026. L’uscita estiva accompagna adulti e bambini nei giorni più lunghi dell’anno, quando ci si concede il tempo di stare in natura e osservarla. È un momento molto atteso da librai, bibliotecari, genitori e da tutti gli appassionati di questa collana, che negli anni ha costruito un rapporto profondo con i suoi lettori.>>








