Periodo: dal 01/10/2019 al 30/09/2024
Beneficiario coordinatore:
Stazione Zoologica Anton Dohrn
Beneficiari associati:
Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, Area Marina Protetta Isole Pelagie – Ente Gestore Comune di Lampedusa e Linosa (IT), Costa Edutainment S.p.A. (IT), Consorzio Mediterraneo (IT), Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine (IT), Legambiente Onlus, Marine & Environmental Research (MER) Lab Ltd (GR), Softeco (IT) – Università degli studi di Padova-Dipartimento di Biologia (IT)
Nel Mediterraneo gli elasmobranchi (squali e razze) sono in pericolo. Almeno la metà delle razze (16 specie su 32) e il 54% delle specie di squalo presentano, infatti, seri rischi di estinzione per cause perlopiù riconducibili alle attività umane: inquinamento, modifica dell’habitat e, soprattutto, pesca. Il progetto Elife si propone quindi di migliorare la loro condizione, sviluppando le migliori pratiche di conservazione nel contesto della pesca professionale in alcune aree delle coste italiane (Chioggia, Gallipoli, Lampedusa, Cirò Marina / Porto Cesareo, Nord Sardegna, Marsala, Mazara del Vallo e Isole Pelagie) attraverso azioni pilota e dimostrative. Nello specifico, sono oggetto di studio e sperimentazione ami da pesca circolari da utilizzare nella pesca con i palangari e griglie di esclusione per la pesca a strascico. Verrà creata anche una banca dati che consentirà di aumentare le conoscenze su squali e razze, favorendo lo scambio di informazioni. Il progetto Elife prevede una stretta collaborazione con i pescatori, protagonisti delle attività di sperimentazione sul campo.