An archive of images for Conceptu Maris
Thanks to the contribution of the CIMA foundation we have built a first gallery of images to support the Conceptu Maris project. There are many of the most representative species present in the Mediterranean.
Balenottera_comune@CIMA_1
Una balenottera comune (Balaenoptera physalus), il più grande cetaceo del Mare Mediterraneo, che raggiunge i 25 metri di lunghezza. Una madre con il piccolo è ripresa dall’alto con un drone. Foto – Fondazione CIMA
Balenottera_comune@CIMA_2
Una balenottera comune (Balaenoptera physalus), con lo sfiatatoio in funzione, impiegato per respirare. Foto – Fondazione CIMA
Balenottera_comune@CIMA_3
Una balenottera comune (Balaenoptera physalus) vicino a una barca a vela impiegata per osservazioni scientifiche. Foto – Fondazione CIMA
Balenottera_comune _ferita_elica@CIMA_4
Dettaglio del dorso di una balenottera comune (Balaenoptera physalus) con cicatrici provocate da un’elica. A volte questi cetacei vengono feriti dalle imbarcazioni in rapido movimento. Uno degli obiettivi di Conceptu Maris è proprio evitare questi incidenti. Foto – Fondazione CIMA
Capodoglioen@CIMA_1
Capodoglio@CIMA_2
La grande coda di un capodoglio (Physeter macrocephalus), che può arrivare a 4 metri di ampiezza, sollevata fuori dall’acqua nel momento che precede un’immersione in profondità. Foto – Fondazione CIMA
Globicefalo@CIMA_1
Un gruppo di globicefali (Globicephala melas), cetacei appartenenti alla famiglia dei delfini, che raggiungono i 5 metri di lunghezza. Si avvistano spesso in famiglie numerose, perché sono molto sociali. Foto – Fondazione CIMA
Globicefalo@CIMA_2
Per distinguere i singoli cetacei, come questi globicefali (Globicephala melas), i ricercatori si affidano spesso alle piccole differenze presenti sulla pinna dorsale dei singoli animali. Foto – Fondazione CIMA
Globicefalo@CIMA_3
Un globicefalo (Globicephala melas) in rapido movimento in superficie. Il colore scuro e il capo sferico lo rendono subito riconoscibile. Foto – Fondazione CIMA
Grampo@CIMA_1
Dettaglio della pinna dorsale di un grampo (Grampus griseus), un parente dei delfini lungo circa 3 metri, che si incontra in mare aperto. Foto – Fondazione CIMA
Grampo@CIMA_2
Un grampo (Grampus griseus) ripreso sotto la superficie. I segni sul corpo sono provocati dalle lotte con i suoi simili e dai calamari di cui si nutre. Foto – Fondazione CIMA
Stenella_striata@CIMA_1
Una stenella striata (Stenella striata), un delfino che raggiunge i 2 metri di lunghezza. È uno dei cetacei che si osserva più spesso in mare aperto e che talvolta accompagna le barche in movimento. Foto – Fondazione CIMA
Tursiope@CIMA_1
Una tursiope (Tursiops truncatus), un delfino adattabile, lungo fino a 3 metri, che spesso si porta in acque costiere, anche vicino alla riva. Foto – Fondazione CIMA
Tursiope@Triton_2
Primo piano di un tursiope (Tursiops truncatus), con il capo ampio dove si trova il sofisticato biosonar, che consente a questi animali di navigare, cacciare e comunicare. Foto – F. Tomasinelli/Triton
Zifio@CIMA_1
Dettaglio del capo di uno zifio (Ziphius cavirostris), uno dei cetacei più difficili da avvistare, a causa delle limitata attività in superficie. Raggiunge i 6 metri di lunghezza e si immerge in profondità fino a 2000 metri. Foto – Fondazione CIMA
Tartaruga_verde@Triton_1
Una tartaruga verde (Chelonia mydas), specie legata ai mari caldi che si osserva raramente nel Mediterraneo. Foto – F. Tomasinelli/Triton